Epidemiologia e fattori di rischio

Le malattie della tiroide sono patologie piuttosto frequenti in tutto il mondo, soprattutto nel sesso femminile.

Iodio e tiroide

Lo stato di nutrizione iodica è uno dei fattori più importanti nel determinare il rischio di sviluppare una patologia tiroidea, sia nel senso di un suo ridotto apporto che di un suo eccesso. La tireopatia più frequente nelle aree iodo-carenti è quella nodulare, mentre le tireopatie più frequenti nelle aree iodio-sufficienti sono le malattie autoimmunitarie della tiroide.

Tiroide: altri fattori di rischio

Oltre allo iodio, ci sono anche altri fattori che influenzano l’epidemiologia delle malattie tiroidee, aumentandone il rischio, quali ad esempio: la suscettibilità genetica e, quindi, la familiarità, il sesso femminile, l’età, l’associazione con altre patologie autoimmunitarie, il deficit di selenio, l’etnia, il fumo, la presenza di patologie sindromiche, l’utilizzo di alcuni farmaci, alcuni fattori ambientali come i cosiddetti “disturbatori endocrini”.

La maggior prevalenza delle malattie della tiroide nella donna può essere spiegata in primis dal pattern ormonale estrogenico prevalente nel sesso femminile, ma anche da altri meccanismi legati al cromosoma X.

Tiroide e predisposizione genetica
Per quel che riguarda la predisposizione genetica, invece, sembra ci siano delle specifiche regioni genomiche associate alla presenza di anticorpi anti-tiroide e allo sviluppo di patologie tiroidee.

In merito, infine, all’associazione delle malattie della tiroide con altre patologie autoimmunitarie, alcuni studi hanno, ad esempio, dimostrato che nel 10 % dei soggetti con Morbo di Graves e nel 15% dei soggetti con tiroidite di Hashimoto concomita un’altra patologia autoimmunitaria, in primis l’artrite reumatoide.