Citologia del nodulo tiroideo: fondamentale per la scelta della terapia

L’analisi delle cellule stabilisce se il nodulo è di tipo benigno o maligno, vediamo come

L’esame delle cellule nodulari guida la scelta della terapia più efficace e sicura, ne parliamo con il Dr. Davide Francomano (Specialista in Endocrinologia) in una intervista che potete vedere in versione integrale sul nostro canale YouTube. Eccone alcuni, significativi, passaggi.

La citologia del nodulo tiroideo, che cos’è? È il prelievo all’interno del nodulo tiroideo di alcune cellule. Queste cellule che vengono prelevate dal nodulo tiroideo vengono analizzate e in base all’analisi che viene data ci sono delle caratteristiche che definiscono di che natura è il nodulo, se il nodulo è di tipo benigno o è un nodulo di tipo maligno.
Le caratteristiche dell’agoaspirato sono state dichiarate nel tempo in maniera numerica, per facilitare anche la lettura del paziente. Per questo motivo, chiunque sia stato sottoposto ad un agoaspirato troverà sui suoi referenti dei numeri che vanno da 1 a 5.
Con il numero 1 è indicata una citologia scarsa, praticamente all’interno del prelievo non c’erano abbastanza cellule tiroidee e quindi non si può dare una diagnosi su questo prelievo, che va ripetuto a distanza di tempo.
Se invece il prelievo delle cellule tiroidee ha dato un risultato di tipo 2 – quindi determinato con TIR2, dove TIR sta per tiroide – questa tipologia di risultato ci pone di fronte ad un nodulo di tipo benigno (…)

TIR4 vuol dire che queste cellule all’interno del nodulo sono in maggiornaza maligne; quindi, è fortemente sospetto che il nodulo sia maligno, e in questo tipo di lesione nodulare, si procede direttamente poi con la chirurgia.

Così come nel nodulo TIR5 in cui invece la diagnosi tumorale è già nota. Per i noduli invece TIR2 e TIR3-A si possono utilizzare nuove opzioni terapeutiche come, per esempio, il trattamento con il laser.

A proposito di questa opzione terapeutica, il laser, abbiamo chiesto al Dr. Francomano di indicarci quali siano le precauzioni per un paziente da avviare a questo tipo di trattamento. Ecco la sua risposta

Al di là delle indicazioni dirette per l’utilizzo del laser nella patologia nodulare della tiroide, ci sono delle precauzioni che bisogna valutare in ogni singolo paziente. Bisogna valutare soprattutto se il paziente soffre di malattie metaboliche come il diabete, come l’ ipertensione. Quindi, fare in modo che questa persona prima di andare in terapia chirurgica, per fare la procedura di ablazione, venga innanzitutto controllata e stabilizzata per quelle che sono le sue problematiche metaboliche.

Inoltre, ci sono delle precauzioni anche sulle patologie correlate e gli eventuali trattamenti farmacologici che una persona segue, per esempio con l’utilizzo di anticoagulanti o antiaggreganti…

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