Adenoma di Plummer

Rappresenta un quadro di ipertiroidismo che può manifestarsi sotto tre diversi aspetti clinici, tutti caratterizzati da un’autonomia funzionale, svincolati dal normale asse ipotalamo-ipofisi-tiroide:

  • nodulo tossico caratterizzato da una forma di ipertiroidismo conclamata con totale inibizione del TSH ipofisario e del restante parenchima tiroideo e notevole aumento delle frazioni libere (FT3, FT4);
  • nodulo pre-tossico caratterizzato da assenza dei segni clinici dell’ipertiroidismo con ormonemia nella norma o con lieve aumento delle frazioni libere (FT3, FT4);
  • nodulo parzialmente autonomo caratterizzato da assenza dei segni clinici dell’ipertiroidismo e ormoni tiroidei sostanzialmente nella norma.

Per ciò che concerne la sintomatologia si rimanda al capitolo dell’ipertiroidismo.

I tre quadri dovranno essere attentamente valutati dallo specialista tramite la sapiente integrazione di esami strumentali (ecografia con valutazione color doppler e scintigrafia tiroidea con o senza iodiocaptazione) ed ematochimici (dosaggio di FT3, FT4, TSH) per proporre al paziente il corretto iter terapeutico, che nell’adenomatosi di Plummer si avvale di un approccio medico (farmaci antitiroidei e betabloccanti) nella fase iniziale per correggere l’ipertiroidismo e successivamente del trattamento radiometabolico (radioiodio) o chirurgico definitivo (tiroidectomia totale).