Termoablazione del Nodulo Tiroideo: per quali pazienti è indicato il trattamento?

Chiariamo i parametri clinici ed ecografici che consigliano la termo ablazione dei noduli tiroidei

Molti pazienti con una patologia nodulare ci chiedono quali sono i criteri che permettono (e possono consigliare) il ricorso a questa metodica. Abbiamo rivolto una specifica domanda in questo senso alla Dr.ssa Patrizia Angelini (Medico Gastroenterologo, Ecografista) nel corso dell’intervista video che potete seguire sul nostro canale YouTube. Eccone la sintesi.

“Dottoressa Angelini, quali sono i pazienti elettivi per questo trattamento?”

“I pazienti da sottoporre al trattamento di termoablazione con laser portatori di noduli tiroidei devono avere dei parametri clinici valutati dall’endocrinologo, ed ecografici valutati dal medico ecografista. Per quanto riguarda i parametri ecografici, cioè quelli da me considerati, sono rappresentati dalle dimensioni del nodulo.

Un nodulo di 2-3 cm rappresenta il range ottimale per ottenere la massima risoluzione del problema, cioè la maggiore coagulazione del tessuto che poi verrà sostituito dal tessuto fibro-cicatriziale.

La posizione nel lobo, la distanza da alcune strutture considerate importanti quali la capsula, i nervi, i vasi. Nei vasi c’è anche un effetto di rallentamento, cioè di raffreddamento della potenza del laser, per cui anche questo è un motivo di scelta.

Le co-strutture del nodulo, ossia, preferenzialmente i noduli da trattare sono noduli solidi, se sono misti cioè se hanno delle aree colliquate, queste non devono superare il 30% anche se in talune condizioni si può decidere di aspirare la parte liquida preventivamente al trattamento.

E non ultimo la tipologia citologica, un esame citologico effettuato prima del trattamento e che deve deporre per un TIR2.”

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